Aerei da frutta sopra di noi

Tutta la faccenda, fondamentale per il suo passaggio dal grado D al grado C di Unico Incaricato dall’Impero per gestire la questione della dispersione in mare dei tappi di bottiglia avvenuta prima che la Grande Rivoluzione Ambientalista culminasse nell’unione inscindibile di tappi e bottiglie, portò il Dr. Fraccipaglia, laureato in economia con una tesi sul Jobs Act, a stare in mare aperto su un peschereccio, partendo tutte le mattine da Porto Bizantino. Prima un freddo gelido, in inverno, poi una puzza asfissiante di pesci, avevano fatto sì che il Dr. Fraccipaglia fosse finito nella peggiore esperienza della sua vita lavorativa. Su quella privata ci sarebbe molto altro da dire, ma la questione dei dati sensibili è di esclusiva proprietà dei grandi colossi che i dati li utilizzano a esclusivo scopo manipolatorio ed estrattivo.

Fatto sta che la storia dei tappi e delle bottiglie non è il vero centro della questione e del lavoro che il dottore ha svolto in mare aperto. L’Impero, dopo un paio di mesi che Fraccipaglia se ne stava sul peschereccio a creparsi dal freddo e a raccogliere con un retino la plastica di mare, solo in compagnia di un vecchio pescatore che lo guardava come si guarda un fesso, ordinò a Fraccipaglia di occuparsi per mero scopo classificatorio e ordinamentale di registrare il numero di aerei da frutta che passavano sopra la sua testa. Aerei da frutta. 

Ananas Smooth Cayenne provenienti dal Kenya.

Arance Navel dal Sud Africa. Che per questioni di ottimizzazione viaggiano insieme a limoni Citrus Jambhiri.

Poi Machenza con atterraggio a Roma. Mabungo a Milano. Baobab a Berlino. Cocco diretto a Parigi. Tamarindo a Londra.

E questi aerei nel cielo disegnavano archi che portavano Fraccipaglia a dover stare con la testa a guardare in alto tutto il tempo. Questione di caratterizzazione e di lavoro conforme agli standard procedimentali dell’Impero. Produzione di report, tabelle, analisi, valutazioni, nuovi punti di vista in grado di portare all’Impero quelle migliorie conoscitivo-logistico-procedurali in grado di portare ad una evoluzione in positivo dell’intero impianto di mercato-struttura. 

Il pescatore lo guardava come si guarda un fesso, un fesso in giacca e cravatta dentro l’acqua con i pesci appena pescati, in fin di vita, a mangiargli le dita; un fesso che scrive report e che per il solo fatto di saper compilare delle tabelle pensa di essere sostanzialmente meglio di lui, e che lo guarda come si guarda un fesso che un programma informatico-governativo-tabellare non saprebbe aprirlo e quindi nemmeno gestirlo e lavorarci.

Come dice Fraccipaglia: masticarlo.

Con quel retino salva il mare, dice a sé stesso Fraccipaglia, dalla distruzione complessivo-globale del pianeta terra. Sopra un peschereccio che cattura e uccide pesci, che se si organizzassero, negli ultimi istanti di vita, quel burattino in giacca e cravatta dell’Impero potrebbero anche papparselo tutto.

Per riassumere il percorso di studi di Fraccipaglia:

  • Elementari da bambino modello estremamente timido e abile a parlare soltanto con le femminucce.
  • Medie da aspirante bullo aiutante del vero bullo.
  • Scuole superiori in un liceo linguistico in cui non ha imparato nemmeno come si dice Posso andare in bagno in francese.
  • Laurea triennale in Scienze economiche con il minimo dei voti.
  • Laurea magistrale in Economia politica con il massimo dei voti per via di un errore del sistema elettronico universitario, con tesi sul Jobs act (ultimo esempio accademico-scolastico di quella che sarebbe stata la sua abilità eccezionale di produzione di digital-carta-straccia-pseudoscientifica).

E per quanto riguarda le esperienze lavorative prima del ruolo come responsabile unico per la cattura dei tappi di mare:

  • Scrittura di articoli pseudogiornalistici (ricevette grandiosi complimenti dal suo caporedattore quando trovò il modo di far credere, ai lettori-aspiranti tali, che una bomba nucleare stesse per essere lanciata dallo schieramento nemico nel giro di 72 ore, e che quindi sarebbe stato giusto fare una scorta di oggetti utilissimi per passare il tempo a non fare niente in casa per i prossimi duecento anni).
  • Praticantato da commercialista interrotto anzitempo.
  • Volantinaggio per agenzia di pompe funebri.

Fino ad arrivare al concorso come Funzionario dell’Impero, che Fraccipaglia ha vinto in maniera totalmente inaspettata a causa di un errore informatico del sistema.

L’hanno piazzato in mare a registrare, computerizzare, statisticizzare, descrivere, in forma di report digital-carta-straccia, il percorso di volo della frutta proveniente dal continente di colore.

È dopo un po’ che le cose hanno iniziato a peggiorare. Quando al ruolo di addetto al salvataggio dei tappi di mare e alla supervisione degli aerei da frutta, Fraccipaglia ha dovuto sobbarcarsi, in maniera autonoma e con assoluto spirito di volontaria solidarietà dedita all’Azienda-Stato, il compito ancor più faticoso della gestione-categorizzazione-classificazione-intabellamentazione di tutti i barchini e gommoni carichi di persone di colore provenienti dal continente di colore. Tutto questo mentre il buon pescatore, con il quale per forza di cose Fraccipaglia ha iniziato a instaurare una sorta di rapporto di amicizia, continua a considerarlo e a guardarlo come un completo fesso che chissà per quale motivo ha deciso di diventare un perfetto e instancabile burattino nelle mani dell’Impero.

Con il tempo diveniva sempre più complicato salvare i tappi dal mare e il mare dai tappi di mare, e quindi il mondo intero, che per colpa dei non colorati stava per trasformarsi in una pallina rotante di sabbia e polvere, e allo stesso tempo essere in grado di gestire gli aerei da frutta e i gommoni da umani.

Secondo il Trattato generale dell’Impero: è necessario, come portatori dei valori di uomini non colorati che hanno distrutto il mondo, assumersi la responsabilità, in qualità di Impero grandioso e dominante, pieno di menti eccellenti, grandiose, e che da altre parti certamente non si trovano, e in quanto portatori di quella moralità e grandiosità che ci contraddistinguono, assumersi insomma il peso della grandiosa scelta di salvare il mondo dalla sua catastrofe. Salvare il mondo, perché noi possiamo farlo.

Il pescatore una volta gli disse: questa sardina è più sveglia di te.

Secondo il Trattato generale dell’Impero, seconda parte: è necessario come usurpatori del continente di colore salvare i suoi abitanti e portarli qui, istruirli, salvarli dal modo in cui purtroppo, per colpa nostra, sono costretti a vivere.

Una sera gli disse: pure una scopata la metti dentro la tabella?

Gli Smooth Cayenne erano i più veloci, e gli uomini nel gommone-barchino alzavano la testa e rimanevano stupiti da tanta velocità. Un bambino allargò le braccia e immaginò di volare, chiuse gli occhi.

Gommone-barchino: trentasette persone adulte e quattordici bambini. Diretti verso l’isola di Lampedusa. Avvertire Ministero dell’Interno per accoglienza presso centri di accoglienza.

Gommone-barchino: quaranta persone adulte e ventisette bambini. Diretti verso l’isola di Malta. Avvertire Ministero dell’Interno per accoglienza presso centri di accoglienza.

Tempo di percorrenza stimato: due giorni. Esclusi ritardi derivanti dal peggioramento delle condizioni metereologiche.

Età approssimativa del bambino più piccolo del gommone-barchino c457s2: quattro anni.

I Mabungo solitamente sono più lenti, ma fanno un rumore pazzesco, ed è impossibile non guardare in alto e ammirare.

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