I ragazzi sono spietati. Spietati e leggeri, nei loro sorrisi più dolci, quando arrivano nella casa vuota e la riempiono di versi innocenti; corpi agili e lunghi capelli in cui sogno di affogare. Sono uscito in cortile – controvoglia – e li ho salutati; mentre mi sistemavo gli occhiali e mi abituavo alla luce del sole, una mattina di un paio di giorni fa. Hanno detto “Salve, saremo i suoi ...