Terrori politici latino-americani e ossessioni illiberali accendono il dibattito culturale internazionale di questo mese, mentre Zadie Smith e Salman Rushdie annunciano i loro nuovi romanzi. Tra verità e illusione, narrazioni compulsive e appropriazioni culturali, il filo delle nostre letture segue un percorso che, lasciando volutamente da parte il mantra sull’intelligenza artificiale, offre uno sguardo sulle nuove tendenze letterarie globali. Let’s go.
Vecchi romanzetti lumpen, nuova ciencia ficción
Quando pensiamo all’America Latina, ci vengono in mente Astor Piazzolla con la fisarmonica, favelas e narcotrafficanti, situazioni cervellotiche à la Cortázar o allucinate à la Bolaño. Ma avreste mai pensato alla fantascienza? Alla fantascienza, esatto. Eppure l’America Latina sta vivendo una nuova ondata di ciencia ficción degna di H.P. Lovecraft, Ray Bradbury, William Gibson e H.G. Wells. Questa nuova narrativa, sia in spagnolo che in portoghese, si caratterizza per l’ambientazione in contesti quali l’Amazzonia, le Ande o i giganteschi agglomerati urbani dell’America Latina. Le opere sono influenzate dalle eredità europee, africane e indigene del continente, e affrontano temi come la colonizzazione, la crisi climatica e la migrazione. Come ci fa notare il New York Times, una nuova ondata di scrittori di fantascienza sta facendo proprio il genere radicandolo nelle terre e nelle storie locali, ottenendo riconoscimenti al di fuori dei propri confini, con premi e conferenze in Spagna e negli Stati Uniti.
Già tre anni fa, Kendrick Foster aveva analizzato sull’Harvard Political Review il ruolo politico della fantascienza latinoamericana, distinguendola dai modelli occidentali per l’enfasi sui temi politici e sociali e per la critica all’autoritarismo. Si notava, ad esempio, che la fantascienza argentina si soffermasse spesso sui pericoli del militarismo e dell’autoritarismo, specialmente dopo la “Guerra Sporca”, un periodo di repressione violenta (1976-1983) caratterizzato da tortura, sparizioni forzate e violenze politiche, finalizzato a eliminare l’opposizione politica. Secondo Foster, la fantascienza latinoamericana non riceveva molta attenzione negli Stati Uniti per due motivi principali: gli americani preferivano temi come viaggi spaziali e guerre galattiche, assenti nella fantascienza latinoamericana, perché offrivano un’evasione dalla realtà; e poi perché la fantascienza era spesso trascurata nel processo di traduzione degli autori stranieri. Tuttavia, secondo Ilan Stavans, editore di Restless Books, la letteratura straniera stava risorgendo negli Stati Uniti, questa tendenza poteva cambiare. E forse, finalmente, è cambiata.

Sulle spalle di Saramago
Un importante modello per questa varietà di fantascienza latina potrebbe essere il romanzo Cecità (Ensaio sobre a Cegueira) di José Saramago, pubblicato in Portogallo nel 1995 e che ha avuto grande successo in Sudamerica, specialmente in Brasile dove ne è stata anche realizzata una trasposizione cinematografica nel 2008 per opera di Fernando Meirelles. Dal novembre scorso, per il centenario dalla nascita di Saramago, sono state organizzate numerose occasioni di dibattito in Brasile. Due esempi sono l’analisi di Walber de Moura Agra su Consultor Jurídico, che discute il concetto di discorso d’odio e il suo impatto sulla democrazia in Brasile, e il Luau Literário di Bahia del 7 maggio scorso, in cui le nipoti di Jorge Amado e José Saramago hanno parlato dell’amicizia e dell’ammirazione reciproca tra i rispettivi nonni (Luau literário reuniu netas de Jorge Amado e José Saramago na Bahia).
I (nuovi) migliori fantasy
Trattando ancora di science fiction, il Guardian recensisce i migliori libri di fantascienza, fantasy e horror degli ultimi tempi. Perilous Times di Thomas D Lee è un’avventura ambientata in una Gran Bretagna devastata dalla crisi climatica e dal disordine sociale, con un cavaliere di Re Artù che si risveglia per affrontare un nuovo nemico. The Grief Nurse di Angie Spoto è un potente romanzo d’esordio che esplora temi seri e sensibili attraverso un prisma di fantasia unico. Airside di Christopher Priest è un romanzo horror che inizia come un avvincente mistero psicologico e si sviluppa in una storia terrificante di pazzia e mostri. The Shadow Cabinet di Juno Dawson è il seguito di Her Majesty’s Secret Coven e racconta la storia delle streghe moderne.

Zadie Smith tra processi giudiziari e di scrittura
Per restare in tema di letteratura britannica, la casa editrice Hamish Hamilton ha annunciato il nuovo romanzo di Zadie Smith, The Fraud. Si tratta di un «kaleidoscopico lavoro di fiction storica ambientato durante il processo giudiziario che divise l’Inghilterra vittoriana, riguardo a chi merita di raccontare la propria storia – e a chi merita di essere creduto.» Il romanzo sarà pubblicato da Hamish Hamilton nel Regno Unito il 7 settembre 2023 e simultaneamente negli Stati Uniti da Penguin Press. La storia ha come punto focale il “Tichborne Trial” – in cui un macellaio nullatenente proveniente dall’Australia afferma di essere il legittimo erede di una sostanziosa tenuta e titolo – e segue i personaggi di Mrs Eliza Touchet e Andrew Bogle nella loro lotta per la verità. The Fraud è descritto come «un sorprendente romanzo sulla verità e la finzione, sulla Giamaica e la Gran Bretagna, sulla frode e l’autenticità e sul mistero delle altre persone.»
Ancora Zadie Smith. The Believer ha recentemente riproposto un articolo del 2008 che contiene una sua lezione. La scrittrice tiene una conferenza sulla scrittura di romanzi, condividendo la sua esperienza personale e offrendo consigli pratici. Discute l’importanza delle parole degli altri scrittori e della lettura come fonte d’ispirazione, nonché l’ossessione per la prospettiva e la voce all’inizio della scrittura di un romanzo. Parla anche della magia che accade nel mezzo della scrittura di un romanzo, quando la mente si concentra solo sulla storia e il mondo circostante scompare. Infine, offre alcuni consigli su come superare la paura di scrivere e suggerisce che ogni scrittore deve trovare il proprio modo di lavorare.

Grandi perdite e ritorni
Sempre in Gran Bretagna, Martin Amis, preminente romanziere-critico della sua generazione, è morto all’età di 73 anni. La sua «prosa acrobatica e pirotecnica» ha dominato il mondo della scrittura in inglese dalla metà degli anni ’70 fino alla fine del secolo. Amis ha catturato le energie distruttive del mondo contemporaneo in una serie di romanzi, saggi e memorie.

Salman Rushdie, invece, pubblicherà un romanzo intitolato Knife, sulla aggressione che gli costò quasi la vita il 12 agosto 2022, durante una conferenza a Chautauqua, nello stato di New York. L’autore americano-britannico di origine indiana analizzerà l’attacco terroristico e le conseguenze che ha avuto sulla sua vita. Il libro verrà pubblicato in Francia all’inizio del 2025 dalle edizioni Gallimard. Nel frattempo, il nuovo romanzo di Rushdie, Victory City, uscirà a settembre per le edizioni Actes Sud. Ambientato nel sud dell’India nel XIV secolo, il romanzo segue una bambina investita dei poteri di una potente dea dopo una battaglia tra due clan.
La serie animata Futurama, creata da Matt Groening, tornerà dopo dieci anni di assenza. Una nuova stagione, composta da venti episodi, verrà trasmessa dalla piattaforma Hulu a partire dal 24 luglio 2023. La trama seguirà gli eventi della precedente stagione, uscita nel 2013, con nuovi sviluppi sulla storia d’amore tra Fry e Leela e altri misteri vecchi di decenni. Inoltre, affronterà temi contemporanei come la pandemia, i vaccini e la cultura dell’annullamento. Futurama era già stata cancellata una volta dopo quattro stagioni sulla Fox, ma era poi stata ripresa nel 2008 da Comedy Central per altre tre stagioni.
Ossessioni, paranoie e paure
In A Day in the Life of a Woke Third-Grade Teacher, as Imagined by a Far-Right Politician di McSweeney’s, si mette in scena una satira sulle percezioni estremizzate tra alcuni politici di destra sulle teorie “woke”. L’autrice Ashley Ingle descrive una giornata iperbolizzata di un insegnante immaginato da un politico di estrema destra, mostrando come l’insegnante si dedichi alla diffusione della sua “liberal agenda” tra i giovani, manipolando lezioni e interazioni con gli studenti per promuovere la sua visione del mondo.
Nell’articolo The Incredible Disappearing Doomsday di Harper’s Magazine, l’autore Kyle Paoletta esamina come il giornalismo sul cambiamento climatico sia passato da un atteggiamento di catastrofismo ad uno di cauto ottimismo. Paoletta critica il giornalismo che evita la responsabilità delle storie errate e sottolinea l’importanza di allontanarsi dalle narrazioni e riconnettersi con la scienza. L’articolo mette in discussione l’efficacia del nuovo giornalismo climatico e sottolinea il ruolo dei media nel documentare l’impatto continuo dei cambiamenti climatici sul nostro pianeta.
Kenan Malik affronta la questione del razzismo e della teoria critica della razza in un articolo intitolato Stay in your lane, originariamente pubblicato su New Humanist e successivamente su Eurozine. Malik discute la controversia sull’appropriazione culturale e analizza come le sfide al razzismo si siano evolute nel tempo. Sottolinea come il dibattito sull’appropriazione culturale sia meno una questione di proprietà che di regole non scritte che definiscono i confini sociali. Inoltre, Malik mette in evidenza il pericolo di perdere un punto di vista universale nel dibattito sulla razza e sull’appropriazione culturale.