“Google ha annunciato venerdì di voler licenziare 12,000 dipendenti, mentre Microsoft ha comunicato mercoledì che ne lascerà a casa 10,000. Anche Amazon ha iniziato un nuovo giro di licenziamenti che, si prevede, eliminerà più di 18,0000 posti e diventerà la più grande riduzione di personale degli ultimi 28 anni della storia dell’e-retail.” – CNBC, 1/18/23
Team,
Non c’è un modo semplice per dirlo: ho preso la difficile decisione di licenziare seimila di voi. Negli ultimi due anni abbiamo ottenuto grandi vittorie. Purtroppo, lo scenario macroeconomico ha preso una strada che nessuno di noi poteva prevedere, mutando da un sistema in cui me la sentivo di pagarvi, a uno in cui preferirei non farlo.
Nel 2021 le cose sembravano diverse. I tassi d’interesse erano bassi, e io ero entusiasta di finanziare le dosi di insulina dei vostri bambini. Stando a ogni previsione disponibile all’epoca, sembrava davvero il momento perfetto per assumere 1,200 sviluppatori blockchain, lanciare contenuti originali in streaming, guidare tre round di investimenti per l’app di mio nipote AI-powered e B2B di ricette con il lievito madre. Chi l’avrebbe mai detto che in appena due mesi, nonostante tutta la nostra velocità operativa, il mondo avrebbe sterzato così bruscamente? Le supply chains si sono impantanate. L’inflazione è schizzata. E di colpo, ecco, tutti i vostri stipendi e le spese dentistiche cominciano a pendere come macigni sull’esile collo del mio pacchetto azionario.
Vorrei non fosse così. Ma non possiamo davvero ignorare gli effetti del mercato di oggi, influenzato da complicatissime variabili globali quali il collasso del real estate cinese, la guerra in Ucraina, e il fatto che io desideri tanto un’isola in marmo con il bordo a cascata per la mia cucina. Come tutti sappiamo, i nostri competitor sono implacabili. Anche adesso, mentre parliamo, loro razionalizzano, ottimizzano, si accaparrano i migliori appaltatori della Bay Area per i prossimi diciotto mesi. Se potessi volervi pagare, lo farei. Semplicemente, non posso.
Non è stata una decisione facile. È una decisone che mi è pesata molto nell’ultimo mese, tenendomi sveglio la notte, e quasi costringendomi a cancellare l’offsite del team esecutivo, nonostante la partecipazione di Bad Bunny fosse rimborsabile solo al 50%. Ma non giriamoci intorno: me ne prendo la responsabilità, la decisione grava su di me. Le conseguenze, invece, su di voi, così come può gravare un pacchetto assicurativo sanitario piuttosto generoso.
A pensarci bene, questa decisione è stata presa per colpa di un’eccessiva fiducia nella nostra missione e in tutto il lavoro che ci avete messo. Il fatto è che le nostre fondamenta sono solide. Le nostre entrate in crescita. La nostra liquidità elevata. Non ce ne andiamo da nessuna parte (tranne seimila di voi, ma ci andrete con un login gratuito per il nostro hub dei talenti). Il fatto è che se volessi, potrei pagarvi. Potrei persino darvi un aumento. Ma, di nuovo, questo non combacia con la realtà economica che stiamo affrontando. E quindi dobbiamo fare scelte difficili.
Per quelli che se ne vanno, mi piacerebbe ringraziarvi per tutto il lavoro che ci avete messo, ma è probabile che vi sia stato negato l’accesso ai computer prima dell’arrivo di questa email.
Per quelli che restano, non vedo l’ora di fare touch base in plenaria la settimana prossima (scusate l’orario mattiniero ma dovrò connettermi dalle Cinque Terre). Nel frattempo, vi prego di prendervi un momento per riflettere, concentrarvi, e visualizzare il radioso futuro che ci attende: un futuro in cui raddoppieremo l’eccellenza esecutiva, e sarò interessato a pagarvi, di nuovo.
Sotto con le domande,
Mike
(Originally appeared on McSweeney’s on January 24, 2023)
Traduzione a cura della redazione